
La foto precedente si riferisce allarticolo seguente:
http://www.greenenergyjournal.it/index.php/42-notizie-green/2012-un-reattore
cit:
Un reattore a fusione nucleare pronto tra 10 anni: 100 MW di energia in appena 7 metri di reattore
Un reattore tascabile a fusione fredda, cos lo hanno definito gli esperti dellaLockeed Martin(il colosso ingegneristico statunitense noto per gli innovativi progetti nel campo della difesa e dellaeronautica militare), che stanno lavorando al progetto. Si chiama Compact Fusion Reactor(CFR) il reattore a fusione nucleare compatto che potrebbe fornire energia pulita e a basso costo sul mercato nel giro di 10 anni.
Le sue dimensioni non superano i 7 metri e potrebbe produrre fino a 100 MW di energia, un quantitativo sufficiente a sostenere dalle 30 alle 40 mila abitazioni. Dimensioni (dieci volte pi piccolo di un reattore convenzionale) che lo renderebberoadatto, oltre che per alimentare le centrali elettriche delle citt, anche per alimentare veicoli spaziali, navi commerciali o aeroplani a fusione nucleare. Una rivoluzione nel mondo scientifico dato che ad oggi, sebbene si faccia ricerca dagli anni 20 del 900, non stato ancora possibile produrre un quantitativo di energia sufficientemente superiore a quella impiegata per controllare la fusione allinterno del reattore. La caratteristica principale che differenzia il progetto CFR dai progetti internazionali pi rilevanti, come ITER, proprio un metodo differente per mantenere ilplasma (il gas super ionizzato necessario perch avvenga la fusione)lontano dalconfine fisicodel reattore. Infatti, il sistema si basa su una nuova geometria in campo magnetico implementata con una serie di bobine superconduttive: il plasma viene mantenuto entro i confini pi ampi dellintera camera di reazione, invece di essere vincolato entro anelli tubolari.
Dei magneti superconduttori allinterno delle bobine generano un campo magneticointorno al bordo esterno della camera. E proprio grazie a questo sistema sarebbe possibile generare molta pi energia di quanta ne serve per alimentare il generatore, questo perch pi lontano il plasma e va pi forte diventa il campo magnetico che lo spinge indietro, in una sorta di autoalimentazione secondo un meccanismo denominato feedback self-tuning. Il segreto per mantenere la stabilit allinterno del reattore , quindi, il posizionamento delle bobine superconduttive, che crea un equilibrio sempre stabile, ovvero se la pressione diminuisce il plasma diventa pi piccolo. Parte del merito per la riuscita del progetto va anche alle dimensioni, che oltre alla miglior riuscita del sistema pi energia-meno alimentazione, apre ad una nuova concezione di utilizzo dellenergia nucleare, che si espande a pi campi. Il nostro concetto di fusione nucleare compatta mette assieme diversi approcci basti sul confinamento magnetico, prendendo le loro parti migliori e permettendo di ridurre del 90% le dimensioni del sistema, ha spiegato Tom McGuire, a capo del gruppo di ricerca sulCFR, che annuncia, inoltre, luscita di un primo prototipo entro 5 anni.
Per quanto riguarda le scorie radioattive, i ricercatori hanno spiegato che sebbene anche questo tipo di generatori producono scorie a fine vita, queste non sono paragonabili con i generatori a fissione nucleare, si tratterebbe di scorie poco problematiche sia per la quantit di queste che soprattutto per il tipo di scorie a breve vita, ovvero diventano innocue nel giro di 100 anni. Inoltre, i ricercatori sostengono di poter migliorare ulteriormente il livello di contaminazione con la ricerca di materiali aggiuntivi, ma questo richiede ulteriori risorse economiche e tempo, e gi i risultati ottenuti possono essere considerati molto competitivi, anche sotto il profilo ambientale, per mettere a punto un prototipo, concludono i ricercatori.
(continua)
http://6viola.wordpress.com/cold_fusion-fusione_fredda/
last news: 25 ottobree 2014: